Sabato 27 ottobre si è svolto nell’auditorium del Mattiussi un incontro con il presidente di Banca Etica, Ugo Biggeri, organizzato per tentare di ottenere delle risposte a domande come: dove finiscono i soldi dei risparmiatori? che influenza hanno sull’ambiente? i soldi fanno la felicità?

Biggeri, con una squisita dialettica e una naturale simpatia, ha cercato di dare delle risposte. Le banche mettono in collegamento persone in deficit e persone che hanno un surplus di soldi. Banca Etica, a differenza delle comuni banche, offre trasparenza su queste movimentazioni pubblicando nel suo sito web chi percepisce i finanziamenti. I clienti vengono scelti in base alla solvibilità e a una valutazione socio-ambientale che indaga l’impatto dell’azienda sul territorio. Il relatore ha infatti sottolineato quanto, al giorno d’oggi, molti dei grandi problemi globali dipendono dalla finanza.

«La finanza etica ha due obiettivi solo apparentemente in conflitto — ha spiegato — Uno è di essere migliore della concorrenza, l’altro è incoraggiare le altre banche a copiarci, e addirittura a fare meglio di noi nell’ottica dell’uso etico delle risorse finanziarie.  Solo così potremo cambiare le cose.»

Banca Etica pensa anche ai giovani con dei fondi di garanzia che sostengono coloro che hanno un progetto ma non possono dare garanzie.

L’incontro è stato fonte di riflessioni e curiosità. Ci ha mostrato un modo nuovo e diverso di “fare banca”. Il cambiamento è possibile se si è disposti a porre al primo posto la solidarietà e i valori invece del guadagno. In conclusione, i soldi fanno la felicità? Fanno la felicità solo se condivisi: questa è l’economia del dono.

Alessia Bolzonaro, 5AAFM