Il 14 settembre 2022, in occasione di pordenonelegge, noi ragazzi della Prima E dell’Istituto Mattiussi, assieme ad altre classi di diversi istituti, abbiamo partecipato all’incontro “Non ti temo più” presso il Parco Galvani di Pordenone.
L’incontro è stato guidato da Paola De Giorgi, professoressa dell’istituto J.F. Kennedy, nonché autrice del libro presentato, che raccoglie diciassette testimonianze di bullismo e cyberbullismo raccontate da studenti delle scuole superiori.
Non ti temo più (incontro a PordenoneLegge)Assieme alla De Giorgi, per definire meglio il concetto di bullismo e spiegarne le cause e le conseguenze, c’era Gianluigi Luxardi, psicologo dell’ASFO specializzato sui disturbi alimentari, che ci ha spiegato il significato di “body shaming” ovvero l’essere presi in giro perché si è troppo grassi o troppo magri. Ci ha spiegato che ciò spinge le vittime a cercare un continuo miglioramento del proprio fisico, mettendole sulla strada dell’anoressia o della bulimia.
Altro ospite dell’evento era il rapper pordenonese Aj Quent che ci ha raccontato la storia del dissing e di come sia cambiato nel corso dei secoli. I dissing sono stati inventati durante il periodo di schiavitù dei neri del Sud America, nell’Ottocento, i quali per sfogare la rabbia interiore che avevano contro i padroni, creavano delle canzoni contenenti numerosi insulti contro di loro. Oggi i dissing sono inseriti nei testi delle canzoni Hip Hop e Rap e anche Aj Quent nelle sue canzoni li usa, ma con un fine differente: dare voce alla rabbia che si prova di fronte alle ingiustizie sociali o personali, ricordando il bullismo che ha subito durante la sua infanzia.
Oggi, in generale — ci ha spiegato — i giovani usano i dissing come veri e propri insulti verso i loro coetanei, nella vita reale e soprattutto sui social, generando il cyberbullismo, con effetti disastrosi sulle vite dei ragazzi, ricollegandosi a quanto aveva riferito il dott. Luxardi all’inizio dell’incontro.
L’evento è stato di mio gradimento perché ho trovato interessante sapere di più su questi argomenti.
Consiglio a tutti di partecipare in futuro ad un incontro di questo tipo.

Matteo B., 1EAFM